Guidebook for Ostuni

Pasquale
Guidebook for Ostuni

Entertainment & Activities

Il mare di Ostuni è un susseguirsi di spiagge bianche e calette dall’acqua cristallina. Ostuni include sotto di se località alla moda come Rosa Marina e luoghi in cui perderete il senso del tempo e dello spazio, come Torre Pozzella, un tratto costiero ancora selvaggio con piccole insenature, dune e scogliere. Pensate che nel 2009 si è aggiudicata tre ambiti riconoscimenti: si è qualificata come capitale dell’Altosalento; è entrata a pieno diritto nelle località italiane premiate con le Cinque Vele di Legambiente e Touring Club; ha guadagnato il primo posto come Bandiera Verde per le sue spiagge adatte ai bambini; tutti riconoscimenti mantenuti durante tutti questi anni. Ad appena 9 km da Ostuni la spiaggia del fiume Morello, nota come Lido Morelli, appartiene ad un territorio dichiarato dalla Comunità Europea Sito d’importanza comunitaria, è un’area regionale protetta dove troverete una spiaggia lunga 2 km pronta solo ad accogliervi. Più lontana dai normali tragitti, Torre Guaceto. Come non citare poi Costa Merlata, così chiamata per la sua linea frastagliata, e Villanova dove è presente un piccolo porticciolo, approdo per le barche dei pescatori.
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Marina di Ostuni
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Il mare di Ostuni è un susseguirsi di spiagge bianche e calette dall’acqua cristallina. Ostuni include sotto di se località alla moda come Rosa Marina e luoghi in cui perderete il senso del tempo e dello spazio, come Torre Pozzella, un tratto costiero ancora selvaggio con piccole insenature, dune e scogliere. Pensate che nel 2009 si è aggiudicata tre ambiti riconoscimenti: si è qualificata come capitale dell’Altosalento; è entrata a pieno diritto nelle località italiane premiate con le Cinque Vele di Legambiente e Touring Club; ha guadagnato il primo posto come Bandiera Verde per le sue spiagge adatte ai bambini; tutti riconoscimenti mantenuti durante tutti questi anni. Ad appena 9 km da Ostuni la spiaggia del fiume Morello, nota come Lido Morelli, appartiene ad un territorio dichiarato dalla Comunità Europea Sito d’importanza comunitaria, è un’area regionale protetta dove troverete una spiaggia lunga 2 km pronta solo ad accogliervi. Più lontana dai normali tragitti, Torre Guaceto. Come non citare poi Costa Merlata, così chiamata per la sua linea frastagliata, e Villanova dove è presente un piccolo porticciolo, approdo per le barche dei pescatori.

Parks & Nature

Torre Guaceto è un vero e proprio paradiso all’improvviso. Oasi naturale situata sulla costa adriatica dell’Alto Salento, ha un’estensione di 1.200 ettari. Un vero e proprio paradiso terrestre dove è possibile godere di un paesaggio meraviglioso caratterizzato dai colori del cielo, del mare e della terra. Sono infatti le sfumature dell’azzurro di un mare cristallino, del rosso della terra, l’oro delle spiagge, e il verde della natura che vi circonda a donarvi una sensazione di assoluto benessere e serenità. Ci si immerge nel tipico paesaggio mediterraneo, con dune, paludi, ma anche spiagge infinite con la vegetazione alle spalle e grandi ulivi secolari, rappresentazione della terra pugliese. Simbolo di quest’oasi naturale è la Torre Aragonese di Guaceto, un antico edificio che fa parte del sistema difensivo costiero e che oggi ospita una delle tante sedi del WWF, al cui interno è stato allestito un piccolo museo. Numerose sono le attività offerte durante tutto l’anno , come il trekking, il ciclotrekking, il seawatching e varie iniziative didattiche di educazione ambientale. Si può camminare sia lungo i sentieri sia in mare, l’acqua è molto bassa e il fondale è sabbioso. Vi sembrerà di essere immersi in un angolo di paradiso. Se siete alla ricerca di un posto incontaminato, dove potervi rilassare e avere l’impressione di essere “lontani dal mondo” scappate qui, a Torre Guaceto! Le spiagge sono molto estese e quasi deserte, alcune più affollate, ma potete trovarne anche di esclusive leggermente più lontane dalla riserva. La mia preferita è il “Guna Beach Club”
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Torre Guaceto
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Torre Guaceto è un vero e proprio paradiso all’improvviso. Oasi naturale situata sulla costa adriatica dell’Alto Salento, ha un’estensione di 1.200 ettari. Un vero e proprio paradiso terrestre dove è possibile godere di un paesaggio meraviglioso caratterizzato dai colori del cielo, del mare e della terra. Sono infatti le sfumature dell’azzurro di un mare cristallino, del rosso della terra, l’oro delle spiagge, e il verde della natura che vi circonda a donarvi una sensazione di assoluto benessere e serenità. Ci si immerge nel tipico paesaggio mediterraneo, con dune, paludi, ma anche spiagge infinite con la vegetazione alle spalle e grandi ulivi secolari, rappresentazione della terra pugliese. Simbolo di quest’oasi naturale è la Torre Aragonese di Guaceto, un antico edificio che fa parte del sistema difensivo costiero e che oggi ospita una delle tante sedi del WWF, al cui interno è stato allestito un piccolo museo. Numerose sono le attività offerte durante tutto l’anno , come il trekking, il ciclotrekking, il seawatching e varie iniziative didattiche di educazione ambientale. Si può camminare sia lungo i sentieri sia in mare, l’acqua è molto bassa e il fondale è sabbioso. Vi sembrerà di essere immersi in un angolo di paradiso. Se siete alla ricerca di un posto incontaminato, dove potervi rilassare e avere l’impressione di essere “lontani dal mondo” scappate qui, a Torre Guaceto! Le spiagge sono molto estese e quasi deserte, alcune più affollate, ma potete trovarne anche di esclusive leggermente più lontane dalla riserva. La mia preferita è il “Guna Beach Club”

Sightseeing

Prendendo la SP17 o la SS16 si arriva, in appena 45 minuti, ad alberobello. Questo piccolo paesino si trova al centro della Valle d’Itria e della Terra dei Trulli ed è conosciuto in tutto il mondo, essendo unico nel suo genere, tanto da essere sempre pieno di turisti, sia d’estate che d’inverno. La storia racconta che questo territorio fu protetto dai conti di Conversano che imposero ai contadini di edificare a secco le loro abitazioni, in modo che potessero essere delle costruzioni di facile demolizione: nacquero così i trulli, quelle splendide e uniche costruzioni visibili ancora oggi ad Alberobello, che tutto hanno avuto tranne fama di essere facilmente distruttibili. Ogni trullo fu abbellito da pinnacoli decorativi, la cui forma è ispirata a elementi simbolici. Da visitare il trullo sovrano, il più grande del paese; Casa Pezzolla, enorme complesso di trulli contigui e comunicanti (ben 15); e la chiesa di sant’Antonio, costruita sullo stesso modello delle abitazioni circostanti
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Alberobello
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Prendendo la SP17 o la SS16 si arriva, in appena 45 minuti, ad alberobello. Questo piccolo paesino si trova al centro della Valle d’Itria e della Terra dei Trulli ed è conosciuto in tutto il mondo, essendo unico nel suo genere, tanto da essere sempre pieno di turisti, sia d’estate che d’inverno. La storia racconta che questo territorio fu protetto dai conti di Conversano che imposero ai contadini di edificare a secco le loro abitazioni, in modo che potessero essere delle costruzioni di facile demolizione: nacquero così i trulli, quelle splendide e uniche costruzioni visibili ancora oggi ad Alberobello, che tutto hanno avuto tranne fama di essere facilmente distruttibili. Ogni trullo fu abbellito da pinnacoli decorativi, la cui forma è ispirata a elementi simbolici. Da visitare il trullo sovrano, il più grande del paese; Casa Pezzolla, enorme complesso di trulli contigui e comunicanti (ben 15); e la chiesa di sant’Antonio, costruita sullo stesso modello delle abitazioni circostanti
Cisternino, con il suo contorno di case bianche, è uno dei borghi più belli della Puglia. E’ un paese piccolo piccolo, Cisternino: un borgo medievale che si affaccia sulla valle d’Itria. Siamo nella Puglia dei trulli e del sole che qui splende quasi tutto l’anno. Cisternino si trova in provincia di Brindisi. Ed è uno di quei borghi che si possono considerare tipici di questa zona: casette bianche al centro del paese; trulli e ulivi che punteggiano la campagna attorno. La cosa migliore da fare a Cisternino è girovagare per le stradine del paese. E poi, quando, si arriva davanti la Chiesa Madre di San Nicola val la pena entrare e dare un’occhiata: il Rinascimento ha lasciato qualche traccia artistica all’interno di questa chiesa, per mano dell’artista Stefano da Putignano. Ma la Chiesa Madre di San Nicola – a Cisternino – conserva un’altra piccola sorpresa. Sotto la chiesa si trovano infatti i resti di una piccola chiesa costruita da monaci basiliani venuti dall’Oriente (come spesso accadde nelle chiese del nostro Sud). Pare inoltre che Cisternino abbia qualcosa a che vedere anche con in Templari… Ma questa è un’altra lettura della storia di Cisternino. Una delle caratteristiche di Cisternino – che attrae molti turisti – è la possibilità di acquistare carne (buonissima) in una delle tante macellerie del centro storico che viene subito cotta in un locale spesso adiacente alla macelleria stessa e consumata nei tavoli sistemati – d’estate – all’aperto. Un ottimo espediente per mangiare sana in maniera veloce e a basso costo
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Cisternino Citta' station
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Cisternino, con il suo contorno di case bianche, è uno dei borghi più belli della Puglia. E’ un paese piccolo piccolo, Cisternino: un borgo medievale che si affaccia sulla valle d’Itria. Siamo nella Puglia dei trulli e del sole che qui splende quasi tutto l’anno. Cisternino si trova in provincia di Brindisi. Ed è uno di quei borghi che si possono considerare tipici di questa zona: casette bianche al centro del paese; trulli e ulivi che punteggiano la campagna attorno. La cosa migliore da fare a Cisternino è girovagare per le stradine del paese. E poi, quando, si arriva davanti la Chiesa Madre di San Nicola val la pena entrare e dare un’occhiata: il Rinascimento ha lasciato qualche traccia artistica all’interno di questa chiesa, per mano dell’artista Stefano da Putignano. Ma la Chiesa Madre di San Nicola – a Cisternino – conserva un’altra piccola sorpresa. Sotto la chiesa si trovano infatti i resti di una piccola chiesa costruita da monaci basiliani venuti dall’Oriente (come spesso accadde nelle chiese del nostro Sud). Pare inoltre che Cisternino abbia qualcosa a che vedere anche con in Templari… Ma questa è un’altra lettura della storia di Cisternino. Una delle caratteristiche di Cisternino – che attrae molti turisti – è la possibilità di acquistare carne (buonissima) in una delle tante macellerie del centro storico che viene subito cotta in un locale spesso adiacente alla macelleria stessa e consumata nei tavoli sistemati – d’estate – all’aperto. Un ottimo espediente per mangiare sana in maniera veloce e a basso costo
Collocata nell’entroterra, sulle colline sud orientali della Murgia, a circa 20 km da Ostuni, Martina Franca regala vedute panoramiche splendide sulla Valle d’Itria, dalla sua postazione a 431 metri s.l.m. Martina Franca si trova ad essere la porta a sud della splendida Valle d'Itria, una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, coincidente con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge. La sua principale peculiarità sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono. Martina Franca è il centro più importante della Valle d' Itria che condensa, ogni stagione, diverse presenze turistiche. Squisitamente apprezzati sono i percorsi enogastronomici con prelibate sorprese e ricchi menù; le carni sono di alta qualità, grazie ad un circuito zootecnico che comprende un fiorente mercato di razze equine: famoso è il cavallo murgese. Il Cavallo Murgese è una razza in forte espansione per le sue caratteristiche: fierezza, resistenza fisica, eleganza, mantello morello, lucido e di sicuro effetto se esposto al sole, mansuetudine, tranquillità; qualità adatte al turismo equestre e al suo sviluppo. E' possibile ammirare le bellezze del centro storico di Martina Franca dove spicca l’ architettura barocca con tante porte d’ingresso, la Basilica di San Martino, le chiese, i palazzi signorili, i balconi intarsiati e decorati. Il tutto nella quiete di una aria collinare finissima e pulita, lontano dai miasmi delle industrie tarantine. Nella bella stagione i turisti possono apprezzare il Festival della Valle d’ Itria dove si esibiscono artisti dell’opera lirica. Cultura, Arte a trecentosessanta gradi
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Martina Franca
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Collocata nell’entroterra, sulle colline sud orientali della Murgia, a circa 20 km da Ostuni, Martina Franca regala vedute panoramiche splendide sulla Valle d’Itria, dalla sua postazione a 431 metri s.l.m. Martina Franca si trova ad essere la porta a sud della splendida Valle d'Itria, una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, coincidente con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge. La sua principale peculiarità sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono. Martina Franca è il centro più importante della Valle d' Itria che condensa, ogni stagione, diverse presenze turistiche. Squisitamente apprezzati sono i percorsi enogastronomici con prelibate sorprese e ricchi menù; le carni sono di alta qualità, grazie ad un circuito zootecnico che comprende un fiorente mercato di razze equine: famoso è il cavallo murgese. Il Cavallo Murgese è una razza in forte espansione per le sue caratteristiche: fierezza, resistenza fisica, eleganza, mantello morello, lucido e di sicuro effetto se esposto al sole, mansuetudine, tranquillità; qualità adatte al turismo equestre e al suo sviluppo. E' possibile ammirare le bellezze del centro storico di Martina Franca dove spicca l’ architettura barocca con tante porte d’ingresso, la Basilica di San Martino, le chiese, i palazzi signorili, i balconi intarsiati e decorati. Il tutto nella quiete di una aria collinare finissima e pulita, lontano dai miasmi delle industrie tarantine. Nella bella stagione i turisti possono apprezzare il Festival della Valle d’ Itria dove si esibiscono artisti dell’opera lirica. Cultura, Arte a trecentosessanta gradi
E’ situato su un altopiano roccioso che si affaccia sul mare, a circa 40 km da Ostuni. L’elemento fondamentale proprio del territorio sono le grotte formate da numerosi fenomeni cosmici, queste grotte erano già presenti in età preistorica e la Palazzese è uno degli esempi più scenografici, luogo sicuramente da visitare. Il centro storico di Polignano è posto in prossimità del mare, dove a causa dei numerosi pericoli sono state costruite le case a sistema concatenato, che dietro racchiudono un intricato sistema di stradine che sono delimitate da edifici che molto spesso terminano in terrazze che si affacciano sugli scogli. Le acque del suo mare sono limpide e cristalline. Molti dicono che è fonte di ispirazione di poeti e artisti. Il connubbio terra - mare, crea un paesaggio costiero molto pittoresco. La scogliera è ricca di numerose spiagge e cale. Arrivati a Polignano a mare da nord, vi imbatterete subito nell'incantevole e pittoresco del Vecchio porto naturale con la Punta del "Bastione Santo Stefano" Subito dopo non si può fare a ameno di notare "l'Arco della Vecchia Porta", entrata del borgo antico. Nel pittoresco borgo circonadato ancora ora da vecchie mure, si potranno ben notare rocce a picco, sulla cui sommità si erge il paese. Piccole casette di un bianco immacolato, vicoli ombrosi con le caratteristiche "logge", tutto inebriato dalla brezza marina che porta con se i profumi del mare e degli scogli. L'archittetura è molto semplice e mediterranea, scale esterne, graziosi archi abbelliti di fiori colorati (gerani, petunie), che il più delle volte custodiscono icone di Santi. Nel cuore del borgo antico, si trova piazza Vittorio Emanuele II, con il suo orologio ( si da ancora la corda tirando le funi). In piazza è ubicata anche l'antica Casa Parricchiale del 1596. Subito dopo c'è l'antica via Giudea (il ghetto degli ebrei) e la ex Cattedrale. In essa sono custoditi pregievoli opere d'arte del Vivarini e di Stefano da Putignano, fra cui il "Presepe" (monumento nazionale) scolpito in carparo del '500. Nel centro storico sono ubicate anche la vecchia Chiesa del Purgatorio e la ex chiesetta di Santo Stefano, dedicata alla Galleria d'Arte "Pino Pascali" ( al quale artista www.polignanoamare.com a dedicato un omaggio nel suo sito). Polignano a Mare è anche scrigno di vere bellezze speleo-archeologiche, formato da un patrimonio di grotte, caverne abissi dove sono stati ritrovati reperti archeologici di ogni epoca. La grotta del Commisso, grotta di San Lorenzo, grotta di Cagione, grotta delle Caselle, grotta Valentini, grotta dei Ladroni, grotta del Guardiano, grotta del Muretto, grotta delle Rondinelle, grotta della Foca, in località grottone anche Polignano ha la sua Grotta Azzurra, grotta dell'Arcivescovo, grotta Ardito, grotta delle Monache, grotta dei Colombi una delle più belle ed affascinanti per il colore verde ed azzurro, sono le grotte più grandi e principali. Poi seguono grotticelle minori, create dal mare nei tempi. In questo invidiabile patrimonio di grotte e grotticelle, spicca maestosa e suggestiva, "la signora" delle grotte: La Grotta Palazzese. Regina indiscussa delle grotte e caverne non sono di Polignano a Mare ma di tutta la Puglia. Così chiamata per via dei marchesi Leto la inclusero nei beni del "Palazzo". Molte grotte, specie le minori, sono quasi tutte visitabili dal mare, con barche omezzi anfibi. L'Abbazia di San Vito sorge a circa 3 km. dal centro abitato, verso Bari, nella suggestiva località omonima, dotata di un porto naturale, che nel corso dei secoli fu una meta preferita di popolazioni straniere e invasori. Secondo la leggenda, su queste sponde vi approdò, nel'801, la nave della principessa Florenza con le reliquie del corpo di San Vito e dei suoi precettori, Modesto e Crescenza, spoglie che sarebbero rimaste custodite dalla comunità monastica basiliana, residente nelle grotte sottostanti l'attuale abbazia. Dal XIV al XVIII secolo, l'abbazia fu la dimora dei Frati Minori conventuali dei SS. Apostoli e nel 1785, diventò parte dei beni del Regio Demanio. Successivamente, nel 1866, lo Stato ha venduto tale complesso ai marchesi La Greca, attuali proprietari. Al complesso monastico è annessa una piccola chiesetta di stile romanico ben conservata, che presenta tre navate, separate da regolari pilastri. Isolato, non molto distante dal centro di Polignano a Mare, staccato di pochi metri dalla terra ferma, verso sud, si trova maestoso e solitario "Lo Scoglio dell'Eremita". Grazie an un comodo lungomare, è facile raggiungerlo con una piacevola passeggiata che va da Largo Ardito, fino al Campo Sportivo.
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Polignano a Mare
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E’ situato su un altopiano roccioso che si affaccia sul mare, a circa 40 km da Ostuni. L’elemento fondamentale proprio del territorio sono le grotte formate da numerosi fenomeni cosmici, queste grotte erano già presenti in età preistorica e la Palazzese è uno degli esempi più scenografici, luogo sicuramente da visitare. Il centro storico di Polignano è posto in prossimità del mare, dove a causa dei numerosi pericoli sono state costruite le case a sistema concatenato, che dietro racchiudono un intricato sistema di stradine che sono delimitate da edifici che molto spesso terminano in terrazze che si affacciano sugli scogli. Le acque del suo mare sono limpide e cristalline. Molti dicono che è fonte di ispirazione di poeti e artisti. Il connubbio terra - mare, crea un paesaggio costiero molto pittoresco. La scogliera è ricca di numerose spiagge e cale. Arrivati a Polignano a mare da nord, vi imbatterete subito nell'incantevole e pittoresco del Vecchio porto naturale con la Punta del "Bastione Santo Stefano" Subito dopo non si può fare a ameno di notare "l'Arco della Vecchia Porta", entrata del borgo antico. Nel pittoresco borgo circonadato ancora ora da vecchie mure, si potranno ben notare rocce a picco, sulla cui sommità si erge il paese. Piccole casette di un bianco immacolato, vicoli ombrosi con le caratteristiche "logge", tutto inebriato dalla brezza marina che porta con se i profumi del mare e degli scogli. L'archittetura è molto semplice e mediterranea, scale esterne, graziosi archi abbelliti di fiori colorati (gerani, petunie), che il più delle volte custodiscono icone di Santi. Nel cuore del borgo antico, si trova piazza Vittorio Emanuele II, con il suo orologio ( si da ancora la corda tirando le funi). In piazza è ubicata anche l'antica Casa Parricchiale del 1596. Subito dopo c'è l'antica via Giudea (il ghetto degli ebrei) e la ex Cattedrale. In essa sono custoditi pregievoli opere d'arte del Vivarini e di Stefano da Putignano, fra cui il "Presepe" (monumento nazionale) scolpito in carparo del '500. Nel centro storico sono ubicate anche la vecchia Chiesa del Purgatorio e la ex chiesetta di Santo Stefano, dedicata alla Galleria d'Arte "Pino Pascali" ( al quale artista www.polignanoamare.com a dedicato un omaggio nel suo sito). Polignano a Mare è anche scrigno di vere bellezze speleo-archeologiche, formato da un patrimonio di grotte, caverne abissi dove sono stati ritrovati reperti archeologici di ogni epoca. La grotta del Commisso, grotta di San Lorenzo, grotta di Cagione, grotta delle Caselle, grotta Valentini, grotta dei Ladroni, grotta del Guardiano, grotta del Muretto, grotta delle Rondinelle, grotta della Foca, in località grottone anche Polignano ha la sua Grotta Azzurra, grotta dell'Arcivescovo, grotta Ardito, grotta delle Monache, grotta dei Colombi una delle più belle ed affascinanti per il colore verde ed azzurro, sono le grotte più grandi e principali. Poi seguono grotticelle minori, create dal mare nei tempi. In questo invidiabile patrimonio di grotte e grotticelle, spicca maestosa e suggestiva, "la signora" delle grotte: La Grotta Palazzese. Regina indiscussa delle grotte e caverne non sono di Polignano a Mare ma di tutta la Puglia. Così chiamata per via dei marchesi Leto la inclusero nei beni del "Palazzo". Molte grotte, specie le minori, sono quasi tutte visitabili dal mare, con barche omezzi anfibi. L'Abbazia di San Vito sorge a circa 3 km. dal centro abitato, verso Bari, nella suggestiva località omonima, dotata di un porto naturale, che nel corso dei secoli fu una meta preferita di popolazioni straniere e invasori. Secondo la leggenda, su queste sponde vi approdò, nel'801, la nave della principessa Florenza con le reliquie del corpo di San Vito e dei suoi precettori, Modesto e Crescenza, spoglie che sarebbero rimaste custodite dalla comunità monastica basiliana, residente nelle grotte sottostanti l'attuale abbazia. Dal XIV al XVIII secolo, l'abbazia fu la dimora dei Frati Minori conventuali dei SS. Apostoli e nel 1785, diventò parte dei beni del Regio Demanio. Successivamente, nel 1866, lo Stato ha venduto tale complesso ai marchesi La Greca, attuali proprietari. Al complesso monastico è annessa una piccola chiesetta di stile romanico ben conservata, che presenta tre navate, separate da regolari pilastri. Isolato, non molto distante dal centro di Polignano a Mare, staccato di pochi metri dalla terra ferma, verso sud, si trova maestoso e solitario "Lo Scoglio dell'Eremita". Grazie an un comodo lungomare, è facile raggiungerlo con una piacevola passeggiata che va da Largo Ardito, fino al Campo Sportivo.
Ostuni è la città più luminosa del brindisino. Non perché sia in una particolare posizione che la rende meglio esposta al sole, ma la bomboniera risplende di luce propria, grazie alla candida calce che riveste gli edifici del suo centro storico. Una rarità, questa, attestata fin dal Medioevo, quando la calce era il materiale più facilmente reperibile e di un colore che poteva esser utile a rendere più visibili le anguste vie del borgo antico. Allora preparatevi a questo bagno di luce, quando comincerete a percorrere le stradine di quella cittadina che sorge su tre colli, ad un’altezza di circa 200 metri.Le mura aragonesi, tutt’intorno, fanno da scudo ai gioielli dell’arte che brillano all’interno. Il primo punto luce è quella Cattedrale che s’innalza nella parte più alta di Ostuni: edificata nel XV secolo in “pietra docile” (soggetta, però, a corrosione, da qui la necessità di continui restauri) per volere di Ferdinando d’Aragona e Alfonso II (sovrani del Regno di Napoli), è situata nella medievale piazza del Balio. Un edificio dalle caratteristiche quasi uniche: espressione del gotico fiorito del 1400, si fregia di uno splendido rosone tra i più grandi al mondo. In via Bixio Continelli, poi, è la maestosa chiesa di S. Giacomo in Compostella: innalzata agli inizi del 1400 per volontà della nobile famiglia Caballerio, è considerata il secondo monumento sacro più importante dopo la Cattedrale. Espressione dell’arte gotica del periodo, spicca per quell’arco suddiviso in formelle raffiguranti piante, fiori ed animali. Ancora, a spasso per il centro storico di Ostuni, balzeranno al vostro sguardo il Palazzo Vescovile e del Seminario, altre chiesette, siti archeologici
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Centro Storico
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Ostuni è la città più luminosa del brindisino. Non perché sia in una particolare posizione che la rende meglio esposta al sole, ma la bomboniera risplende di luce propria, grazie alla candida calce che riveste gli edifici del suo centro storico. Una rarità, questa, attestata fin dal Medioevo, quando la calce era il materiale più facilmente reperibile e di un colore che poteva esser utile a rendere più visibili le anguste vie del borgo antico. Allora preparatevi a questo bagno di luce, quando comincerete a percorrere le stradine di quella cittadina che sorge su tre colli, ad un’altezza di circa 200 metri.Le mura aragonesi, tutt’intorno, fanno da scudo ai gioielli dell’arte che brillano all’interno. Il primo punto luce è quella Cattedrale che s’innalza nella parte più alta di Ostuni: edificata nel XV secolo in “pietra docile” (soggetta, però, a corrosione, da qui la necessità di continui restauri) per volere di Ferdinando d’Aragona e Alfonso II (sovrani del Regno di Napoli), è situata nella medievale piazza del Balio. Un edificio dalle caratteristiche quasi uniche: espressione del gotico fiorito del 1400, si fregia di uno splendido rosone tra i più grandi al mondo. In via Bixio Continelli, poi, è la maestosa chiesa di S. Giacomo in Compostella: innalzata agli inizi del 1400 per volontà della nobile famiglia Caballerio, è considerata il secondo monumento sacro più importante dopo la Cattedrale. Espressione dell’arte gotica del periodo, spicca per quell’arco suddiviso in formelle raffiguranti piante, fiori ed animali. Ancora, a spasso per il centro storico di Ostuni, balzeranno al vostro sguardo il Palazzo Vescovile e del Seminario, altre chiesette, siti archeologici

Drinks & Nightlife

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Riccardo Caffè
61 Via Gaetano Tanzarella Vitale
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Gipas 111
4 Largo Giuseppe Spennati
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Cicinedda fruit bistrot
15 Piazza della Libertà
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Food Scene

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Osteria Del Tempo Perso
47 Via Gaetano Tanzarella Vitale
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Osteria Piazzetta Cattedrale
7 Largo Arcid Teodoro Trinchera
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Caffe' Cavour Di Nacci Giuseppe Fabrizio
5 Corso Camillo Benso Cavour
6 locals recommend
E' la prima attività a Cisternino che ha iniziato a deliziare i clienti con carni di provenienza locale di eccezionale qualità e lavorate artigianalmente. A tutti i clienti non resterà che scegliere la carne direttamente dalla macelleria annessa al ristorante, che verrà preparata e' servita. Da non perdere.
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Zio Pietro
3 Via Duca D'Aosta
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E' la prima attività a Cisternino che ha iniziato a deliziare i clienti con carni di provenienza locale di eccezionale qualità e lavorate artigianalmente. A tutti i clienti non resterà che scegliere la carne direttamente dalla macelleria annessa al ristorante, che verrà preparata e' servita. Da non perdere.
Forno a legna dove è possibili acquistare i prodotti tipici
15 locals recommend
Forno 31
6 Via G. Ferrari
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Forno a legna dove è possibili acquistare i prodotti tipici
Spessite
36 Via Giovanni Antonio Petrarolo
Ristorante Al Fornello Da Ricci
11 Via delle Grotte
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Pescheria molto fornita con pesce fresco e tipico del nostro mare. E' possibile richiedere frittura di pesce da asporto.
Nautilus S.R.L.
57 Via Papa Giovanni XXIII
Pescheria molto fornita con pesce fresco e tipico del nostro mare. E' possibile richiedere frittura di pesce da asporto.

Shopping

La via dove sono concentrati il maggior numero di negozi di abbigliamento.
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Via Pola
Via Pola
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La via dove sono concentrati il maggior numero di negozi di abbigliamento.
supermercato Discount
19 locals recommend
Eurospin
Via Santa Sabina
19 locals recommend
supermercato Discount
Il mercato settimanale di Ostuni che viene svolto ogni sabato all'aperto è conosciuto e frequentato anche da molti turisti. Famoso, sia perché e' uno dei più grandi della provincia offrendo un vasta scelta alimentare e non, sia per la sua convenienza e qualità.
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Ostuni
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Il mercato settimanale di Ostuni che viene svolto ogni sabato all'aperto è conosciuto e frequentato anche da molti turisti. Famoso, sia perché e' uno dei più grandi della provincia offrendo un vasta scelta alimentare e non, sia per la sua convenienza e qualità.