la mia guida su Cefalù

Marco
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Visite turistiche

luogo da non perdere, in antichità le donne venivano al lavatoio per lavare i panni della loro famiglia, era un posto dove si trovavano e mentre lavavano, potevano chiacchierare e raccontare i fatti loro....
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Lavatoio Medievale Fiume Cefalino
Via Vittorio Emanuele
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luogo da non perdere, in antichità le donne venivano al lavatoio per lavare i panni della loro famiglia, era un posto dove si trovavano e mentre lavavano, potevano chiacchierare e raccontare i fatti loro....
cattedrale di epoca Normanna, stupenda da vedere assolutamente
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Cefalù Cathedral
Piazza del Duomo
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cattedrale di epoca Normanna, stupenda da vedere assolutamente
Gabriele Ortolani era nato nel 1907 a Palermo, città dove i genitori, Alessandro e Giovanna De Michele dei Baroni del Grano, si erano trasferiti alla fine dell’Ottocento, lasciando la residenza di Via Mandralisca in Cefalù. Storico e letterato, uomo colto e raffinato, appassionato bibliofilo amava la pittura e gli oggetti antichi, Gabriele Ortolani pubblicò saggi storici, bozzetti letterari, ed ancora ricerche di araldica ed itinerari di Palermo.Pressa per l'olio Il complesso architet- tonico facente parte del lascito Ortolani è costituito da una serie di strutture che, nel tempo, sono state aggiunte all’antica torre (forse un’antica specula romana). Esse comprendono il baglio con pozzo e piccoli magazzini, il piano nobile cui sottostanno la cantina, il trappeto ed un grande magazzino. Quest’ultimo presenta nella parete perimetrale delle interessanti feritoie. Scala della Torrechiesa santa feliciaLa maestosa torre merlata, munita di gittalore e, al suo interno, di un’interessante serie di trabucchi e trabocchetti, chiude il perimetro del baglio. Gli interni del complesso presentano alcuni curiosi percorsi che permettevano agli ospiti della casa di guadagnare la torre segretamente e in tutta fretta, quando la necessità lo rendeva indispensabile. La descrizione degli interni non può essere completa senza aver citato i due cicli di affreschi, di autore ignoto, che decorano le stanze della torre, quelle che anticamente – forse dal XIX sec. – ospitarono la Biblioteca di casa Ortolani. Il più interessante ciclo, raffigura l’epopea garibaldina, il secondo alcune scene orientali di gusto esotico. Al Castello è annessa la piccola chiesa, dedicata a Santa Felicita ed ai suoi sette figli martiri, la cui costruzione, forse su una preesistente Cappella, si deve a Don Paolo Signorino, Arcidiacono della Cattedrale di Cefalù, come suggerisce un’iscrizione affrescata sulla parete interna della chiesa al di sopra della porta d’ingresso:
Castello Bordonaro
20 Via la Maddalena
Gabriele Ortolani era nato nel 1907 a Palermo, città dove i genitori, Alessandro e Giovanna De Michele dei Baroni del Grano, si erano trasferiti alla fine dell’Ottocento, lasciando la residenza di Via Mandralisca in Cefalù. Storico e letterato, uomo colto e raffinato, appassionato bibliofilo amava la pittura e gli oggetti antichi, Gabriele Ortolani pubblicò saggi storici, bozzetti letterari, ed ancora ricerche di araldica ed itinerari di Palermo.Pressa per l'olio Il complesso architet- tonico facente parte del lascito Ortolani è costituito da una serie di strutture che, nel tempo, sono state aggiunte all’antica torre (forse un’antica specula romana). Esse comprendono il baglio con pozzo e piccoli magazzini, il piano nobile cui sottostanno la cantina, il trappeto ed un grande magazzino. Quest’ultimo presenta nella parete perimetrale delle interessanti feritoie. Scala della Torrechiesa santa feliciaLa maestosa torre merlata, munita di gittalore e, al suo interno, di un’interessante serie di trabucchi e trabocchetti, chiude il perimetro del baglio. Gli interni del complesso presentano alcuni curiosi percorsi che permettevano agli ospiti della casa di guadagnare la torre segretamente e in tutta fretta, quando la necessità lo rendeva indispensabile. La descrizione degli interni non può essere completa senza aver citato i due cicli di affreschi, di autore ignoto, che decorano le stanze della torre, quelle che anticamente – forse dal XIX sec. – ospitarono la Biblioteca di casa Ortolani. Il più interessante ciclo, raffigura l’epopea garibaldina, il secondo alcune scene orientali di gusto esotico. Al Castello è annessa la piccola chiesa, dedicata a Santa Felicita ed ai suoi sette figli martiri, la cui costruzione, forse su una preesistente Cappella, si deve a Don Paolo Signorino, Arcidiacono della Cattedrale di Cefalù, come suggerisce un’iscrizione affrescata sulla parete interna della chiesa al di sopra della porta d’ingresso:
Il museo Mandralisca – che conserva tra le sue antiche mura il patrimonio artistico, ma anche l’eredità di memorie, di Enrico Pirajno di Mandralisca - si può ben definire come museo interdisciplinare comprendente, oltre alla pinacoteca, una notevole collezione archeologica, uno splendido monetario, una raccolta malacologica tra le più ricche d’Europa, nonché mobili ed oggetti di pregio già appartenuti alla famiglia Mandralisca. Fiore all’occhiello del museo sono due riconosciuti capolavori: il magnifico Ritratto d'Uomo, opera di Antonello da Messina, e il cratere siceliota a figure rosse su fondo nero detto del Venditore di Tonno. Il primo è noto in tutto il mondo anche per il romanzo di Vincenzo Consolo, Il sorriso dell’Ignoto Marinaio, che ad esso è ispirato. Il Museo mantiene in parte ancora oggi l’intima atmosfera di un ambiente domestico e l’impronta di un privato luogo di memorie. In questa suggestiva atmosfera si coglie quasi la presenza del barone, filantropo, studioso, intellettuale illuminato, ed il valore delle collezioni scientifiche, di antichità e di opere d’arte da lui raccolte sta anche nella testimonianza che esse danno della personalità del Fondatore.
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Museo Mandralisca
13 Via Mandralisca
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  Il museo Mandralisca – che conserva tra le sue antiche mura il patrimonio artistico, ma anche l’eredità di memorie, di Enrico Pirajno di Mandralisca - si può ben definire come museo interdisciplinare comprendente, oltre alla pinacoteca, una notevole collezione archeologica, uno splendido monetario, una raccolta malacologica tra le più ricche d’Europa, nonché mobili ed oggetti di pregio già appartenuti alla famiglia Mandralisca. Fiore all’occhiello del museo sono due riconosciuti capolavori: il magnifico Ritratto d'Uomo, opera di Antonello da Messina, e il cratere siceliota a figure rosse su fondo nero detto del Venditore di Tonno. Il primo è noto in tutto il mondo anche per il romanzo di Vincenzo Consolo, Il sorriso dell’Ignoto Marinaio, che ad esso è ispirato. Il Museo mantiene in parte ancora oggi l’intima atmosfera di un ambiente domestico e l’impronta di un privato luogo di memorie. In questa suggestiva atmosfera si coglie quasi la presenza del barone, filantropo, studioso, intellettuale illuminato, ed il valore delle collezioni scientifiche, di antichità e di opere d’arte da lui raccolte sta anche nella testimonianza che esse danno della personalità del Fondatore.

Le Guide ai Quartieri

Corso Ruggero è la via principale di Cefalù. Ci sono negozi di vario genere, gioiellerie, negozi di vestiti e scarpe, souvenir, gelaterie , bar, farmacia ecc. I palazzi antichi sono abitati sia dai cittadini cefaludesi sia dai turisti , alla fine del corso si arriva nella bellissima Piazza Duomo dove si può ammirare la Cattedrale Normanna.....
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Corso Ruggero
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Corso Ruggero è la via principale di Cefalù. Ci sono negozi di vario genere, gioiellerie, negozi di vestiti e scarpe, souvenir, gelaterie , bar, farmacia ecc. I palazzi antichi sono abitati sia dai cittadini cefaludesi sia dai turisti , alla fine del corso si arriva nella bellissima Piazza Duomo dove si può ammirare la Cattedrale Normanna.....